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Torre di San Giacomo (o dei Cani)

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Il nome deriva dall'omaggio che la città volle fare al re Giacomo I il conquistatore.
Nonostante appaia piuttosto piccola, questa originalissima torre (nota anche come "Torre dei Cani" per aver svolto anche il ruolo di canile municipale), in origine era composta di ben tre piani, due dei quali sono comunque ancora oggi perfettamente conservati.

Anche questa (come la Torre di Sulis) continua a posare le sue fondamenta direttamente in mare.

La torre, vista dal Lungomare Dante, appare semplice, quasi insignificante nel sistema di fortificazione, ma in realtà essa fu un'importante componente del sistema difensivo algherese. Le sue possenti mura, il suo collegamento diretto con il mare (introdotto in tempi più recenti rispetto alla sua costruzione), la posizione strategica -tradita anche dalla presenza di diverse bocche da fuoco-, l'utilizzo come osservatorio astronomico e centro di misurazione del tempo, nonché il ruolo di raccordo tra i bastioni Colombo ed i bastioni Marco Polo, hanno consentito che essa venisse curata in maniera particolare. Durante la seconda guerra mondiale ospitò nella terrazza l'unica vera postazione di contraerea della città, ma funzionò poco la notte del 17 maggio 1943, quando un'incursione inglese distrusse parte del Centro Storico e fece oltre 100 morti.

Vista esternamente risalta subito la sua pianta anormalmente ottagonale; gli interni a pianta circolare, sono stati a lungo ritenuti segno di un rimaneggiamento del perimetro esterno, ma nessun intervento risulta evidente.
Recenti verifiche effettuate dal personale dell'area protetta hanno condotto a curiose scoperte numeriche che riportano sempre al numero nove, 3 volte 3, con chiari richiami alla numerologia anche ebraica.
L'unione dei vertici dell'ottagono portano, come naturale conseguenza, alla formazione di una delle tipiche croci templari, con le parti ricadenti delle singole braccia che si chiudono esattamente dove inizia la pianta circolare.

Osservando il piano terra, si notano immediatamente dei particolare decisamente interessanti: innanzi tutto la struttura portante a "spicchi", simile ad altre torri, con le nervature realizzare in blocchi squadrati che confluiscono nella classica apertura circolare centrale comunicante con il piano superiore.

Nel pavimento si apre al centro un altro circolo, identico a quello presente nella volta, contornato da altre aperture rettangolari. Queste fungevano da punto di collegamento tra i due piani (terra e seminterrato) ed erano sfruttate per far passare armi e munizioni in maniera veloce, senza cioè dover percorrere la stretta scala a chiocciola.

Il piano seminterrato era utilizzato come deposito di armi e munizioni, collocate anche in spazi ricavati all'interno dello spessore delle mura della torre.

Il sistema di costruzione è il medesimo del piano superiore, ma un restauro in anni recenti ha coperto con l'intonaco il basamento delle pareti, nascondendo anche la parte iniziale delle nervature.

Nonostante si tratti di una costruzione militare, non mancano elementi architettonici di pregio di fattura gotica:
- l'ingresso alle scale interne nel piano seminterrato;
- le decorazioni esterne che si estendevano sul piano oggi mancante.

I restauri, dopo incivili incursioni vandaliche, sono stati completati nella primavera del 2010 e ufficialmente dal 1° luglio 2011 è sede dell'Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana, la quale vi ha allestito il Centro di Primo Soccorso di tartarughe e cetacei in difficoltà ed il Centro di Educazione Ambientale nonché infopoint e negozio aree protette de territorio.
All'interno possono essere ammirati il plastico dell'AMP ed una serie di interessanti filmati sul mondo sottomarino protetto.


 
 
 
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