Di origini ebraiche come
molti dei residenti di un tempo di questa parte dell'antica Alghero, i Carcassona edificarono
nel 1400 lo stabile nell'attuale via sant'Erasmo,
proprio di fronte all'unica piazzetta che si apre su questa strada
ed in quello che era "il quartiere degli ebrei".
Il ghetto
era ricompreso tra la piazza Duomo ed i bastioni Marco Polo,
Pigafetta e Magellano, disponeva di un proprio cimitero e di una
sinagoga di discrete dimensioni, ospitata dove oggi sorge la
piazzetta Santa Croce, così chiamata perché dopo la cacciata degli
ebrei dal Regno di Aragona (1492) l'edificio di culto ebraico venne
convertito in chiesa cattolica, appunto con la dedica alla Santa
Croce.
Nell'edificio della famiglia Carcassona, in buona parte convertitasi al
cattolicesimo per evitare l'espulsione, spiccano non solo le vistose decorazioni
(foto 6), le cornici delle false finestre (foto 7) che
racchiudono due archi acuti accostati, accompagnati da lobature
piuttosto elaborate, tutto in perfetto stile aragonese, ma
anche il grande portale (foto 5) con l'imponente arcata a tutto
sesto, oggi ingresso dell'elegante ristorante "Il vicerè".
Nella foto 2 è inoltre rappresentato un interessante dettaglio: si
può osservare un blocco di arenaria nel quale è stato scolpito un
volto, molto simile a quello presente nella Torre di Garibaldi.