A meno di un chilometro e mezzo dalla
periferia di Alghero (prolungamento di via Fermi, sul
retro della stazione ferroviaria), sulla strada vicinale "Ungias"
è stato riscoperto nell'estate 2008 l'antico ponte che
consentiva l'attraversamento del rio Calvia, il fiume che
passando sotto Mont'Agnese si getta nella
laguna del
Calik.
Ormai sommerso da decenni sotto una fitta
vegetazione cresciuta intorno e sul manufatto, grazie ai
lavori di risistemazione degli argini del corso d'acqua è
stato finalmente riportato alla luce unitamente ai resti
della strada (foto 4) che, un tempo, sembra unisse la
città catalana a Sassari.
Il ponte, che secondo gli archeologi risale
al periodo medievale, si presenta ancora in buono stato di
conservazione: l'unica arcata è perfettamente intatta
(foto 13 e 15) ed è realizzata in conci di arenaria
perfettamente sagomati.
La parte superiore è stata agganciata agli
argini utilizzando del pietrame sciolto (foto 1, 2, 9, 10
e 12). Inoltre il camminamento sul ponte presenta una
lastricatura simile alla strada riportata alla luce ed un
parapetto di protezione realizzato in pietra calcarea
sciolta quasi certamente reperita sul posto e consolidata
con intonaco. I due muri che compongono il parapetto
appaiono in massima parte ancora integri (foto 1, 2, 3 e
15) anche se è molto evidente il pesante danno arrecato da
un fico selvatico (foto 3, 6 e 7) sviluppatosi sul lato
destro (per chi guarda verso nord) e che ha iniziato ad
intaccare anche la possente arcata.
Per raggiungere il ponte è sufficiente
lasciare l'auto immediatamente dopo il passaggio a livello
che si trova sulla strada vicinale e, proseguendo sulla
destra, percorrere per pochi lo sterrato che costeggia il
corso d'acqua.