Il
Palazzo Civico, così come oggi appare, è il frutto di una serie di
modifiche susseguitesi nei secoli. Il nucleo originario risale al XV
sec., quando grazie all'acquisto di alcuni edifici posti nella
piazza Civica, poi riadattati ed unificati, nasceva la sede della
municipalità. La facciata più antica è ancora oggi evidente, essendo
stato trasformato ed intonacato solo il piano terra, mentre
all'altezza del primo e secondo piano sono rimasti a vista i conci
di arenaria.
Dal primo piano un balcone in marmo bianco di gusto neo-classico,
risalente quasi certamente all'ultima rivisitazione della seconda
metà del XVIII sec. (Foto 1), si affaccia sulla piazza (vi si accede
dalla sala delle cerimonie, la più bella e solenne) e veniva
utilizzato per pronunciare discorsi ed annunci.
L'attuale ingresso è posto sul retro, sulla via Columbano, di fronte
alla piazza Municipio (foto qui sopra). L'intervento risale alla
seconda metà del XVIII sec. ed è opera di ingegneri militari
piemontesi, i quali gli diedero lo stile neo-classico evidentissimo
non solo nella facciata ma anche negli interni.
il portale ad arco del piano terra originariamente
era l'ingresso principale del palazzo Civico. Dal 1968 questa
porzione di edificio, isolata dalla restante parte mediante muratura
della scalinata interna, è divenuta la sede del Circolo Marinai
d'Italia ed è rimasta tale sino all'aprile del 2007, quando venne
firmato l'accordo per la restituzione dello spazio.
2 ampie sale (una d'ingresso ed una, direttamente
comunicante con questa, posta nella parte più interna.
Da qui - sul lato destro - dipartiva la scalinata verso il primo
piano);
una sala più piccola alla fine della quale si
accede alla coorte interna e ad un'ulteriore saletta.
Osservando i pavimento tra le due sale principali è
possibile notare un leggero avvallamento: camminandoci sopra con
passo un po' pesante si sente distintamente il rimbombare di uno
spazio vuoto. Qui sotto potrebbe esservi stato un tempo uno degli
accessi ai tunnel che attraversano il Centro Storico algherese,
realizzati quali estreme vie di fuga in caso di pericolo.