Alghero
venne eretta dalla famiglia Doria di Genova circa 9 secoli fa, nel 1102, su una penisola vasta alcuni ettari.
La scelta del luogo non fu
casuale: inespugnabile dal mare grazie alle alte mura ancora oggi visibili ed agli
insidiosi fondali che non permettevano nemmeno alle imbarcazioni di media stazza di
avvicinarsi a tiro di cannone e mirabilmente fortificata a più riprese sia nella
parte a terra che in quella a mare, anche a seguito dell'espansione che rese
necessario ampliare gli spazi protetti dalle mura.
Come si può vedere dalla riproduzione qui
in alto (risalente al 1750 circa) al fine di rendere ulteriormente sicura la
città-fortezza, venne scavato un enorme
canale che fece diventare la penisola un'isola, collegando il mare del porto con
quello di fronte alla torre dell'Esperò Reial. Il canale era attraversato da una
strada (l'attuale via Vittorio Emanuele) che giungeva sino alla Porta a Terra,
dove si apriva l'unico ingresso sul lato a terra, accessibile solo attraverso un
ponte levatoio.
Alghero
era ed è una città dall'incredibile fascino, il luogo ideale per chi ama le linee
tipiche delle architetture di un tempo, qui fortemente influenzate dalla dominazione catalano-aragonese.
Sotto la Corona di
Aragona Alghero conobbe il suo massimo sviluppo come città-fortezza: i profondi
legami di una volta sono ancora oggi evidenti nella parlata locale, residuo di quella
che per secoli è stata l'unica lingua ufficiale: il Catalano.