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      |   (per ingrandire le 
        immagini, cliccarci sopra) |  
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 Museo Diocesano di Arte Sacra
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      |  | Foto 1 | La chiesa dedicata alla Madonna
        del Rosario, che oggi ospita il meraviglioso Museo di Arte Sacra, è
        nata dall'unione di due palazzetti acquistati dalla Confraternita del
        Rosario da Francesco e Anna Maria Sanna il 1° gennaio 1661. Che si
        tratti di due edifici uniti e trasformati, con tanto di sopraelevazione
        e, ovviamente, abbattimento interno, lo si può rilevare osservando le
        facciate, dove sono ben evidenti i segni delle antiche porte e finestre. Sull'ingresso principale, posto in piazza Civica, a pochi metri dalla
        Cattedrale, è stato collocato l'interessante bassorilievo marmoreo che
        abbiamo riportato nella foto 3. All'interno un altro bassorilievo (foto 
        9), rappresentante un
        cherubino, lo si può osservare subito sulla destra entrando. | Foto 7 |  |  
      |  | Foto 2 | Foto 8 |  |  
      |  | Foto 3 | Foto 9 |  |  
      |  | Foto 4 | Ancora gli interni dell'antico
        Oratorio: le tre panoramiche sono state riprese dalla tribuna (non
        accessibile ai visitatori); da queste immagini è possibile osservare
        quanta cura sia stata posta nel realizzare l'altare maggiore ed il
        grande affresco con gli stucchi che lo sovrastano. La lapide ricorda
        alcuni lavori di rifacimento risalenti al 1890. Si osservi che le arcate laterali non erano presenti nella
        costruzione originale, esse sono infatti state inserite durante la
        realizzazione dell'edificio sacro per accogliere delle piccole cappelle. Il presbiterio è evidenziato dalla posizione sopraelevata e
        separato, come era richiesta prima dell'ultimo concilio, da una
        balaustra marmorea che ricalca lo stile già presente in altre chiese
        del Centro Storico algherese. | Foto 10 |  |  
      |  | Foto 5 | Foto 11 |  |  
      |  | Foto 6 | Chiudiamo la visita al
        Museo-Oratorio con uno dei più interessanti pezzi esposti: si tratta
        del Cristo Crocifisso risalente alla seconda metà del XVI secolo. Esso
        è stato realizzato in Sardegna ed ha la caratteristica di sottolineare
        in ogni dettaglio le sofferenze patite da Gesù. Il simulacro, proveniente dalla Cattedrale, è particolarmente amato
        dagli algheresi anche perchè di esso si tramanda la memoria
        -documentata- di una miracolosa sudorazione avvenuta nel 1660.
 | Foto 12 |  |  
      | Per 
      approfondimenti: L’EX IGLÉSIA DEL ROSARI, AVUI MUSEU DIOCESÀ
 Arqueologia de un monument i 
      propostes per un intervent de conservaciÓ
 di Alessandra Carlini (A. 
      C.), Claudia Iuzzolino (C. I.) i Valeria Lombardo (V. L.)
 in L'Alguer, 
      n. 77, Luglio-Agosto 2001
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