Dedicata
originariamente ai santi Rocco e Sebastiano, quella che noi oggi
conosciamo come sant'Agostino "nuovo" -per distinguerla
dalla piccola chiesa del quartiere della Pietraia, intitolata al
medesimo santo- in realtà non ha mai cambiato nome, ma ha visto
semplicemente affiancato al proprio titolo originario quello del
grande santo, quando gli agostiniani la occuparono dopo essere stati
costretti a lasciare la propria sede di Santa Maria degli Angeli
(situata nell'attuale largo santi Angeli), demolita durante
l'assedio delle truppe di FiIlippo V.
Con il tempo è caduto in disuso l'utilizzo
del nome di san Rocco e Sebastiano ed è rimasto quello attuale.
Secondo la tradizione all'interno della chiesa
vi sarebbe il sepolcro (del quale oggi non vi sono tracce visibili)
di Santa Florentina, martire locale dell'anno 300.
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Sulla
sinistra della facciata si può osservare il piccolo timpano che
accoglie le due campane |
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All'interno
la chiesa si presenta raccolta, mentre sui due lati si aprono le
cappelle. Il presbiterio non ha più l'altare maestoso come quello
conservato nelle
chiese del Centro Storico, sostituito da un semplice altare in marmo bianco
sorretto da colonne a spirale |
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Il
grande crocifisso posto sopra l'altare mostra in maniera quasi
maniacale tutte le ossa del Cristo, a voler sottolineare l'estrema
sofferenza patita lungo la strada del Calvario |
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Nelle
cappelle di sinistra sono accolte due statue di recente fattura: la
madonna con il Bambino... |
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ed
il Sacro Cuore di Gesù |
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Sul
lato sinistro si apre una porta contornata da cornici in pietra.
Probabilmente questo accesso conduceva all'esterno, quando la chiesa
era ancora in aperta campagna. Oggi collega l'edificio di culto con
l'adiacente Casa di Riposo, anch'essa dedicata al Santo Agostino. |
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Ed
ecco il simulacro del Santo titolare della chiesa, mentre viene
portato in processione durante l'ultima domenica di agosto. |