Percorso: Home | Natura | Da Monte Palmavera a Monte Des Daus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Partendo dalla periferia nord di Alghero e percorrendo il viale 1° Maggio o, alternativamente, il viale Burruni, superata Fertilia e percorsa la strada statale 127/bis in direzione Porto Conte, dopo circa 2,7 Km, si trova sul lato destro una strada sterrata, proprio al termine della pista ciclabile. Qui, lasciata l'auto, si potrà iniziare la camminata di circa 3,5 Km (solo andata).

E' un tragitto sconosciuto ai più, ma è anche uno di quelli che ci sentiamo di consigliare perché semplice e suggestivo allo stesso tempo.

Ma che cos'ha di così affascinante? Sono molteplici le ragioni d'interesse:

NATURA
L'aspetto naturalistico spicca certamente sugli altri, con lo sguardo che può spaziare dal mare del Lazzaretto (foto 7, 19 e 54) sino all'intera baia di Porto Conte (foto 9, 21, 29, 33, 34, 37, 43, 52, 53), su Capo Caccia e sulle rocce carbonatiche non di rado frammiste a rocce arenarie, sul bosco di pini e sulle numerose specie floristiche presenti.

GEOLOGIA
Praticamente tutto il complesso di Monte Palmavera e Monte Des Daus, ma anche le altre colline sovrastanti, sono di natura carbonatica, ricche di grotte, inghittitoi ed anfratti, con presenza massiccia, in alcuni punti, di sovrastanti rocce arenarie, segno della presenza di un antico sistema dunale fossile collocato a circa 200 m sul livello del mare.
 

ARCHEOLOGIA
Non secondario il patrimonio archeologico: già dal primo tratto del percorso si può ammirare da posizione di assoluto favore il villaggio nuragico Palmavera, costituito da tre torri ed una serie di capanne, la torre aragonese del Lazzaretto, nelle belle giornate di sole perfettamente visibile, la torre aragonese di Porto Conte (Torre Nuova), diversi bunkers realizzati nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ed un antico muro a secco.

SPORT
Oltre che per praticare trekking, il sentiero consente di raggiungere agevolmente le rocce carbonatiche note come "Placche di Payer" ed apprezzatissime dagli appassionati del genere che, negli anni, hanno anche provveduto a chiodare diversi percorsi (maggiori informazioni su "Segnavia").
 

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Ultimo aggiornamento: 18.4.2009

 


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